Durante la sua lunga carriera fumettistica, Stan Lee è stato il sorridente volto della Marvel Comics… ma, per molti, la sua figura è stata decisamente controversa. C’è chi sostiene che fosse la mente dietro ogni suo lavoro, ma c’è chi pensa che non facesse altro che prendersi il merito per delle storie create dai suoi talentuosi colleghi.
Stan Lee non è stato il solo creatore dei personaggi dell’Universo Marvel: autori come Jack Kirby e Steve Ditko hanno lavorato al suo fianco per plasmare questo meraviglioso mondo che ancora oggi ci fa sognare sulla carta e al cinema, ma ciò non toglie che l’importanza di Lee fosse smodata e lui dalla sua, prese la palla al balzo e si prorogò per lanciare messaggi positivi ai suoi lettori, sia grazie alla sua popolarità delle storie che scriveva che alle sue pittoresche note redazionali in cui la sua forte personalità era palpabile.
Poche ore fa, Neal Kirby (figlio del leggendario Jack Kirby) ha nuovamente riaperto il dibattito sul contributo creativo di Lee nella creazione dei personaggi della Casa delle Idee, pubblicando dichiarazione in cui critica duramente il documentario distribuito da Disney+.
Potete trovare la traduzione qui sotto:
Il poeta/studioso islamico del XIII secolo Rumi disse ‘L’Ego è un velo tra gli umani e Dio.’ Nel documentario di Disney+ sulla vita di Stan Lee, il velo è sollevato. Presentato in prima persona con la voce di Lee, è il più grande tributo di Stan Lee a sé stesso. L’espressione letterale dell’ego è il pronome personale ‘Io’. Qualsiasi insegnante di inglese o giornalista decente esorterebbe i propri studenti a non abusarne. Quindi, la sfida è estesa a chiunque volesse contare il numero di ‘Io’ durante gli 86 minuti di durata del documentario su Stan Lee.
Io (ooops!) capisco che, essendo un ‘documentario su Stan Lee’, gran parte della narrazione sia affidata alla sua voce, letteralmente e figurativamente parlando. Non è un grosso segreto che ci sia sempre stata una controversia su chi abbia creato effettivamente i personaggi Marvel e chi sia l’artefice del loro successo. Stan Lee ha avuto la fortunata circostanza di avere accesso al megafono aziendale e ai media, e li ha usati per creare il suo proprio mito per quanto riguarda la creazione del pantheon dei personaggi Marvel.
Ha reso sé stesso la voce della Marvel. Quindi, per diversi decenni, lui è stato ‘l’unico’ uomo in piedi, e essendo stato benedetto da una lunga vita, è stato l’ultimo sopravvissuto (mio padre è morto nel 1994). È opportuno sottolineare ed è generalmente accettato che Stan Lee avesse una conoscenza limitata della storia, della mitologia e della scienza. D’altro canto, la conoscenza di mio padre di questi argomenti – io e molti altri possiamo personalmente attestarlo – era molto ampia. Einstein l’ha riassunto meglio: ‘Maggiore sarà la conoscenza, minore sarà il proprio ego, minore è la conoscenza insita in un uomo, maggiore sarà il proprio ego.’
Se prendete in considerazione una lista e la cronologia dei personaggi Marvel dal 1960 fino al 1966, il periodo in cui la maggior parte dei principali personaggi Marvel furono creati durante la gestione di Lee, vedrete che Lee figura come co-creatore di ogni personaggio, ad eccezione di Silver Surfer, creato unicamente da mio padre. Dobbiamo supporre che Lee abbia contribuito a creare ogni personaggio Marvel? Dobbiamo supporre che l’altro co-creatore non sia mai andato nell’ufficio di Lee e abbia detto ‘Stan, ho un’idea grandiosa per un personaggio!’? Secondo Lee, era sempre una sua idea.
Lee trascorre una certa quantità di tempo a parlare di come e del perché abbia creato i Fantastici Quattro, con un solo riferimento fugace a mio padre. Infatti, la maggior parte degli studiosi di fumetti riconoscono che mio padre abbia basato i Fantastici Quattro su un fumetto del 1957 che creò per la DC, “Challengers of the Unknown”, chiamando persino Ben Grimm (La Cosa) come suo padre Benjamin, e Sue Storm come sua sorella maggiore.
Anche se il conflitto tra Lee e mio padre riguardante il credito di creatore viene solo accennato, viene posta più attenzione alla contesa tra Lee e Steve Ditko, con la voce di Lee che proclama ‘È stata una mia idea, quindi io ho creato il personaggio.’ La controprova di Ditko è che la sua arte e le sue storie sono quello che hanno dato vita a Spider-Man. Nel 1501, l’Opera del Duomo incaricò un Michelangelo 26enne di scolpire una statua di David per la Cattedrale di Firenze… idea loro, soldi loro. La statua è chiamata il David di Michelangelo… il suo genio, la sua visione, la sua creatività.
My father Neal Kirby (Jack Kirby’s son) has asked me to post this written statement in response to the Stan Lee documentary released yesterday on Disney+. pic.twitter.com/V4be2xyEJg
— Jillian Kirby (Granddaughter of Jack Kirby) (@Kirby4Heroes) June 17, 2023