ll 3 maggio 2023 è uscito al cinema Guardiani della Galassia Vol. 3, il nuovo capitolo sulle avventure degli amatissimi pirati spaziali. Come anticipato in passato, questo terzo film rappresenta la fine dei Guardiani della Galassia per come li conosciamo, gettando le basi per qualcosa di nuovo.
Nel 2018, il regista James Gunn venne licenziato dalla Disney dopo che alcuni suoi controversi tweet furono riportati alla luce da sostenitori di Donald Trump. Il cast di Guardiani della Galassia firmò una lettera per sostenere il regista e i fan crearono persino una petizione per chiedere Disney di reintegrare Gunn alla regia; alla fine, il regista è stato reintegrato e ha diretto il terzo film.
Ospite del podcast Inside of You with Michael Rosenbaum, il regista James Gunn ha riflettuto sul suo temporaneo licenziamento da parte della Disney, ricordando quanto sia stato “devastante” quel momento specifico della sua vita e della sua carriera:
Quando venni temporaneamente licenziato dalla Disney, per un attimo pensai: ‘Ho lavorato per la mia intera vita per essere amato da tutte queste persone e dal mondo affinché potessi stare bene con me stesso, e tutto quello per cui ho lavorato ora è sparito.’ La mia carriera era completamente finita. E per un breve momento è stato devastante.
Poi ho iniziato a prendermi cura di me stesso al meglio delle mie possibilità. Ma la cosa fantastica è che in quel momento di bassezza, quando non potevo aiutare nessuno sfruttando il mio potere, delle persone sono venute da me e mi hanno dimostrato il loro amore. La quantità di persone che mi hanno dimostrato amore in un momento in cui mi sentivo completamente debole mi ha sorpreso. E per la prima volta nella mia vita mi sono sentito amato.
Nonostante le difficoltà, il regista ha ammesso di essere grato a quel periodo per il supporto ricevuto dai suoi amici e dalla sua famiglia e per aver appreso un’importante lezione di vita:
Non ho potuto vivere cosa che ho cercato per tutta la vita, sentirmi amato da qualcosa al di fuori di me e stare bene con me stesso, finché non ho lasciato andare il mio disperato bisogno di riceverla. È stato allora che sono stato realmente bene con me stesso. Mi sono svegliato quella mattina pensando: ‘Questo è il giorno peggiore della mia vita. Odio essere famoso.’
Ma quello è stato l’inizio della mia seconda vita, quando mi sono detto: ‘Lascia andare il bisogno di essere amato e di essere ricco.’ Quello su cui mi devo concentrare è capire: perché amo realizzare film? Ed è per la storia, per i personaggi, per la collaborazione con gli altri reparti, con gli altri filmmaker e attori. È per questo che amo realizzare film e raccontare storie. Amo vedere la reazione del pubblico ai miei film. È questo che mi rende felice.