A distanza di quindici anni dall’ultimo sciopero degli sceneggiatori, lo scorso maggio la Writers Guild of America – il sindacato americano a difesa dei diritti degli sceneggiatori di Hollywood – ha indetto un nuovo sciopero che sta colpendo ogni studio cinematografico in attività.
Al centro della contesa con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers vi è una rielaborazione dei compensi degli sceneggiatori, tra cui un aumento considerevole dei minimi e una formula migliore per i residui legati ai progetti destinati allo streaming, e la regolamentazione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale dagli studios. Nonostante in molti abbiano minimizzato il possibile impatto sui cinecomics di prossima uscita, lo sciopero sta già avendo delle ripercussioni sui progetti cinematografici e televisivi del Marvel Cinematic Universe.
Durante un’intervista con Popverse, J. Holtham (sceneggiatori di diversi progetti supereroistici come Cloak & Dagger, Jessica Jones e Supergirl) ha discusso delle motivazioni dietro allo sciopero degli sceneggiatori, gettando luce sul sistema di compensazione adottato ai tempi da Marvel Television:
Per uno sceneggiatore di livello superiore, la quota è di $25,000 a script. Ipotizziamo che tu faccia dieci episodi, avrai $25,000 a episodio, che equivalgono a $250,000. Ma siccome non è legato a uno stipendio settimanale [come nel caso degli sceneggiatori più giovani], la paga si riduce di settimana in settimana.
Quando ero uno staff writer per Cloak & Dagger, ero sotto un rigido contratto di 20 settimane. [Lo “staff writer” è lo sceneggiatore meno pagato di una stanza degli sceneggiatori. Generalmente con ogni nuova stagione uno sceneggiatore giovane è promosso ad un altro livello di paga e ad un nuovo titolo finché non diventa “produttore esecutivo”.] Sono arrivato alla fine delle mie 20 settimane e guadagnavo $4.000 a settimana.
Dopo aver sottolineato di aver guadagnato di più come story editor rispetto ai produttori esecutivi di Cloak & Dagger, Holtham ha spiegato che negli ultimi anni le major hanno “abusato della situazione”, costringendo gli showrunner a coprire i costi derivanti dalla produzione:
Poi sono passato a Jessica Jones e sono diventato uno story editor, il mio compenso settimanale è raddoppiato a $8.000 a settimana. Ho lavorato 20 settimane su quella serie e poi sono tornato immediatamente a lavorare sulla seconda stagione di Cloak & Dagger, dove ero uno story editor esecutivo.
In quel periodo, i produttori esecutivi per cui lavorai su Jessica Jones lavoravano solo su Jessica Jones per tutto il tempo. Ho guadagnato di più io come story editor che loro come produttori esecutivi in quel lasso di tempo.
E da allora le case di produzione hanno abusato della situazione ancora di più. Ora, invece di una stanza degli sceneggiatori per 20 settimane, c’è una mini room per 6 o 8 settimane, poi gli sceneggiatori se ne vanno. E se sei lo showrunner potresti scrivere da solo tutti gli episodi, coprendo i set, la produzione, e tutto quanto viene ammortizzato. È una vera fregatura.