Dopo un’ottima partenza nel weekend d’apertura, Ant-Man and The Wasp: Quantumania ha registrato un disastroso calo del 69.7% negli incassi al mercato domestico, segnando un record profondamente negativo per gli standard del Marvel Cinematic Universe. Le recensioni e le critiche non hanno aiutato la performance del film al box office, che è solo l’ultimo di una lunga serie di incassi deludenti che segnano una (forse apparente) stanchezza del pubblico nei confronti dei cinecomic e un graduale calo nel gradimento dei prodotti dell’MCU.
Freschi dell’uscita di Guardiani della Galassia Vol. 3, volgiamo il nostro sguardo alla prossima serie in uscita su Disney+: stiamo parlando di Secret Invasion, con protagonisti Samuel L. Jackson e Ben Mendelsohn, che combinerà due degli elementi più popolari dell’MCU (la superspia Nick Fury e l’atmosfera da spy-movie paranoico che ha determinato il successo di Captain America: The Winter Soldier nel 2014).
La serie è incentrata sul ritorno alla ribalta di Fury dopo alcuni anni di assenza dall’azione (l’ultima volta lo abbiamo visto su un’astronave nella scena post-credits di Spider-Man: Far From Home); quando la superspia torna sulla Terra, si trova davanti una “silenziosa invasione” degli Skrull (la razza di alieni mutaforma introdotta nel film Captain Marvel del 2019) scaturita dalla promessa non mantenuta, effettuata da Fury negli anni ’90, di trovare loro un pianeta su cui vivere dopo la guerra con i Kree.
Le serie dei Marvel Studios per Disney+ hanno finora avuto delle tonalità molto diverse, dall’approccio da buddy-movie di The Falcon and The Winter Soldier allo sci-fi di Loki, passando per l’animazione di What If…? e lo stile da sit-com di WandaVision; questa serie sembra più incentrata su toni da grintoso spionaggio politico e paranoia, come il produttore esecutivo e capo sceneggiatore Jonathan Schwatz ha menzionato a più riprese.
La serie sembra essere poco incentrata sui supereroi e molto sugli agenti governativi che hanno avuto ruoli di contorno nei film dell’MCU: Maria Hill (Cobie Smulders), Everett K. Ross (Martin Freeman), Rhodey (Don Cheadle), ai quali si unisce la new entry Olivia Colman nel ruolo di una spietata ex-collega di Fury, “un tipo di personaggio che non le avete mai visto interpretare prima, una specie di animale a sangue freddo (e lei non vedeva l’ora di interpretarlo)” secondo Jackson.
E poi c’è Emilia Clarke, la ex Daenerys di Game of Thrones, che interpreta G’iah – figlia disillusa di Talos, che è stata radicalizzata da Gravik (Kingsley Ben-Adir) e che nel trailer avverte Fury dei piani nefasti della malvagia setta Skrull.
Come se le capacità di trasformazione degli Skrull non fossero abbastanza, il trailer rivela nei momenti finali che Gravik ha una sorta di potere aggiuntivo al di fuori del semplice mutamento di forma; i fan dei fumetti riconosceranno in questo dettaglio un cenno al Super Skrull, impregnato dei superpoteri dei Fantastici Quattro.
A questo punto viene da chiedersi che tipo di impatto può avere Secret Invasion sul resto della Fase 5 dell’MCU e, considerato che molte serie stanno entrando nel “purgatorio delle uscite”, deve essere significativo.
Black Panther: Wakanda Forever ha messo in piedi un conflitto tra il Wakanda e gli Stati Uniti grazie alle macchinazioni del direttore della CIA Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus). Con il Wakanda che rappresenta una minaccia – secondo il governo degli Stati Uniti – e gli alieni mutaforma che complottano, il Marvel Cinematic Universe si addentra in angoli più dark e meno, diciamo, multiversali.