Il 9 novembre è uscito al cinema Black Panther: Wakanda Forever, il sequel del film vincitore di 3 premi Oscar nel 2018 che dovrà affrontare l’improvvisa morte del protagonista Chadwick Boseman e portare avanti la storia di Shuri (Letitia Wright), ora alla guida del Regno di Wakanda.
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Nel corso di una lunga intervista con The Wrap, il produttore Nate Moore ha parlato a ruota libera del processo produttivo del film. Moore, che ha vissuto ad Atlanta “per un anno intero” per supervisionare le riprese, ha spiegato quanto sia stato difficile girare il cinecomic non solo per i rischi legati alla diffusione della pandemia e per l’infortunio di Letitia Wright avvenuto sul set, ma anche per la creazione delle scene sottomarine:
“Tutti avevano capito l’intenzione e dato che molti membri del cast e della crew avevano lavorato insieme al primo film si è creato un legame molto stretto. Anche se abbiamo girato per un bel po’ di tempo, non c’erano molti attriti. Le persone volevano tenere duro e finire il film. E dirò anche un’altra cosa, che lui non direbbe mai su sé stesso, ma Ryan è un leader talmente avvincente e una persona così compassionevole che le persone hanno fatto in modo che avesse successo nel vedere la sua visione completata.”
“È stato un film difficile da realizzare perché logisticamente avevamo a che fare con l’acqua e con altri elementi che era complicato usare in scenari all’aria aperta. Ci ha dato il tempo di prepararci. Abbiamo pensato ‘Oh, abbiamo un po’ di tempo per respirare e pensare a come possiamo avere successo nei prossimi tre mesi quando saremo di nuovo operativi.”
Il regista Ryan Coogler ha aggiunto che il processo di realizzazione è stato “particolarmente complicato”. Oltre a dover gestire numerose unità in molteplici lingue e alla “tabella di marcia molto rigida”, il filmmaker ha svelato che le scene ambientate sott’acqua hanno rappresentato un ostacolo in alcuni momenti. Nonostante i “set anfibi” costruiti dalla produzione, a volte i costumi e gli stessi set venivano rovinati dall’acqua, costringendo i vari reparti a sostituire i materiali utilizzati: “Dicevamo ‘Oh, dobbiamo toglierlo e rifarlo con un calcestruzzo diverso.'” Malgrado le avversità, Coogler ha elogiato la resilienza dimostrata dal cast e dalla crew:
“Sono successe molte cose, ma avevamo il cast e la crew più resilienti di sempre. Niente li avrebbe scossi. E sono davvero, davvero orgoglioso di come tutti ne abbiano fatto la loro priorità. Sono attori di grande successo. E quando c’erano dei rinvii rimandavano altri progetti.”