Il 9 novembre è uscito al cinema Black Panther: Wakanda Forever, il sequel del film vincitore di 3 premi Oscar nel 2018 che dovrà affrontare l’improvvisa morte del protagonista Chadwick Boseman e portare avanti la storia di Shuri (Letitia Wright), ora alla guida del Regno di Wakanda.
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Durante un’intervista con Collider, il regista Ryan Coogler ha riflettuto sul ruolo significativo di Chadwick Boseman nella creazione della versione cinematografica del Wakanda e di T’Challa, ricordando l’impatto che l’attore ha avuto non solo sulla caratterizzazione del personaggio a partire da Captain America: Civil War (2016) ma anche sul franchise della Pantera Nera:
“La sua importanza non potrà mai essere sottolineata abbastanza. Non c’è davvero nessuno come lui. Perché è stato scelto prima che un regista fosse assunto per ‘Black Panther’. Chad era stato ingaggiato per ‘Captain America: Civil War’, molto prima che sapessero con certezza che ‘Black Panther‘ sarebbe stato un film. È stato ingaggiato per un film bianco. Con registi bianchi, scrittori bianchi. Fortunatamente, Nate Moore era uno dei produttori esecutivi, ma Chad venne ingaggiato per interpretare questo re africano, questo personaggio super-iconico dei fumetti… ed era lì per dare vita al personaggio, ma quello che Chad stava facendo era anche… Ci stava proteggendo, prima che ‘noi’ diventasse persino realtà. Era sul set a difendere ciò che il Wakanda sarebbe dovuto essere, e aveva conversazioni molto, molto difficili. Conversazioni che non sono facili da avere tipo ‘Come suonerà T’Challa?’.
È stato bravissimo in quel film, e le decisioni che ha preso erano talmente incredibili che sembrava che T’Challa fosse sempre una cosa a sé stante quando lo vedevi. Era là fuori e cercava di avere delle conversazioni molto difficili con lo studio più prolifico e più potente del mondo. Stava avendo conversazioni difficili su quello che il Wakanda dovesse essere. Si dice che la Marvel sia dieci passi avanti, ma Chad era trenta passi avanti a tutti. Per certi aspetti, era come il presidente di uno studio, e aveva molta fiducia in ciò che avrebbe funzionato.”
In seguito il regista ha definito Boseman un “pioniere”, spiegando che l’attore è stato coinvolto in più fasi del processo di realizzazione di Black Panther (2018):
“Era uno sceneggiatore. Era un regista. Era uno storico della cultura africana. Conosceva Shakespeare, sapeva tutto. Ha portato un livello di serietà e zelo, e aveva più fiducia in me di quanta ne avessi in me stesso all’epoca.”