Nel finale, She-Hulk infrange la quarta parete e, dopo essere uscita dall’interfaccia di Disney+ entrando nel mondo reale tramite un episodio della docuserie Marvel Studios: Assembled, visita gli uffici di produzione e la stanza degli sceneggiatori della serie e il quartier generale dei Marvel Studios.

A questo punto, la protagonista entra nella sede dei Marvel Studios, firma un accordo di non divulgazione e accede ad una stanza segreta – piena di schermi che proiettano in loop i film dell’MCU – dove incontra K.E.V.I.N. (acronimo di “Knowledge Enhanced Visual Interconnectivity Nexus“), un cervello artificiale gigante che possiede l’algoritmo di intrattenimento più avanzato al mondo. L’intelligenza artificiale, ovviamente, è basata su Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios e responsabile delle sorti dell’Universo Cinematografico Marvel.

Nel corso di un’intervista con The Hollywood Reporter, Tatiana Maslany ha parlato a ruota libera del finale di stagione e della sua reazione iniziale allo script dell’ultimo episodio:

“Sì, sono rimasta sconvolta. Non riuscivo a credere che lo avremmo fatto. Era così giusto ma, allo stesso tempo, preoccupava le persone. Alcuni si sono chiesti ‘Cosa faremo? Questo distruggerà il Marvel Cinematic Universe e bla bla bla?’. Quindi ci è sembrato che stessimo facendo qualcosa di interessante e che avrebbe colpito molto le persone. E anche se ci sono reazioni come ‘Non mi piace. Questa cosa sembra un tradimento nei confronti di qualcosa.’ o ‘Mi piace.’, si tratta di un momento davvero emozionante e complesso.”

Quando le è stato chiesto se sia rimasta sorpresa del fatto che i Marvel Studios si siano autocriticati e presi in giro con il finale della serie, l’attrice ha aggiunto:

“Non molto, perché conoscendo Kevin Feige, so che ha una certa malizia creativa e curiosità verso le cose. E da creativa, ha senso per me che sia stato disposto a farlo. Inoltre, la Marvel sta andando bene. Stanno andando alla grande. [ride] Non hanno molte difficoltà a spingere le persone ad abbracciare le loro storie. Sono molto amati.”