Il 9 novembre uscirà al cinema Black Panther: Wakanda Forever, il sequel del film vincitore di 3 premi Oscar nel 2018 che dovrà affrontare l’improvvisa morte del protagonista Chadwick Boseman e portare avanti la storia di Shuri (Letitia Wright), ora alla guida del Regno di Wakanda.
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Nel corso di un’intervista con Entertainment Weekly, Ryan Coogler ha parlato in modo approfondito del suo lavoro sul film. Il regista iniziò a delineare il sequel poco dopo l’uscita di Black Panther (2018), ma la scomparsa di Chadwick Boseman mise in discussione il futuro che entrambi avevano pianificato per T’Challa.
Coogler ha svelato di aver preso in considerazione l’idea di non tornare alla regia del sequel a causa della morte di Boseman e persino di abbandonare il mondo del cinema:
“Ero arrivato a un punto in cui pensavo: ‘Mi allontanerò da questo business.’ Non sapevo se sarei riuscito a realizzare un altro film, un altro film su Black Panther, perché ho sofferto molto. Mi dicevo: ‘Come posso aprirmi a sentirmi di nuovo così?'”
Nei giorni e nelle settimane successive alla morte di Boseman, Coogler iniziò a ripercorrere dei ricordi riguardando alcune vecchie immagini di lui in compagnia dell’attore o ascoltando delle interviste in cui i suoi colleghi parlavano di ciò che il personaggio di T’Challa e il Wakanda significavano per lui. Fu proprio grazie alle parole di Boseman che il regista riuscì a pensare nuovamente al futuro del franchise:
“Ho studiato attentamente un sacco delle discussioni che abbiamo avuto, verso quello che ho capito sarebbe stata la fine della sua vita. Decisi che avesse più senso andare avanti.”