Siete appassionati di film sulla Seconda Guerra Mondiale? Amate vedere i nazisti che vengono presi a calci nel sedere? Siete fan dei film sulle origini o sulla nascita dei supereroi? Beh Captain America – Il primo Vendicatore è il film giusto per voi.
In questo lungometraggio del 2011, diretto da Joe Johnston, possiamo vedere un ragazzo comune con una salute cagionevole, Steve Rogers (Chris Evans), che raggiunge i suoi fratelli sul campo di battaglia. All’inizio nessuno credeva in lui, nessuno pensava che avrebbe fatto qualcosa di utile. Persino dove era cresciuto veniva malmenato e preso in giro da tutti; non che cercasse di stare fuori dai guai, anzi, se li andava spesso a cercare.
Ma per sua fortuna aveva un amico fedele, Bucky, o meglio, il sergente James Buchanan Barnes (Sebastian Stan), che riusciva sempre a toglierlo dai guai. Quest’ultimo, unico amico del nostro protagonista, arruolatosi, sta per partire per il fronte, in Europa, dove potrà servire il paese. Cosa che Steve non può fare; ogni volta che ci prova viene rifiutato, a causa dei suoi problemi di salute. Ma questo non gli impedisce di provare e riprovare.
Ed è proprio grazie a questa forza di volontà che un giorno, in un parco divertimenti, viene notato da un medico dell’esercito, il dottor Abraham Erskine (Stanley Tucci), facente parte della Riserva Scientifica Strategica (RSS), che decide di concedergli la sua possibilità. Dopo un periodo di addestramento e qualche test viene selezionato per diventare il primo super-soldato della storia.
Questo non fa felice il suo superiore, che ritiene sia troppo debole, ma la forza e la prestanza fisica non sono gli attributi che il dottore stava cercando. Anzi, proprio grazie alla sua statura minuta e alla poca muscolatura, l’esperimento riesce. Purtroppo il buon dottore non riesce a sopravvivere a lungo; una spia tedesca lo ucciderà pochi minuti dopo la nascita del Super Soldato.
Questo non agevola la situazione di Steve che viene ritenuto solo una cavia da laboratorio e per questo usato solo come ragazzo immagine nella campagna di raccolta soldi e risorse per i soldati americani in guerra. Girerà così tutti gli Stati Uniti e le zone liberate dell’Europa con il nome di Captain America. Ma state tranquilli, il nuovo e più muscoloso Rogers non è ancora demoralizzato, nonostante i continui insulti e prese in giro.
In Italia per uno spettacolo, viene a sapere che il suo vecchio amico Bucky è stato catturato insieme agli uomini del suo battaglione, il 107esimo. Perciò decide, in barba ai suoi ordini, di andare a salvare il suo amico. Con il supporto di due personaggi chiave del film, l’agente Peggy Carter (Hayley Atwell) e il geniale Howard Stark (Dominic Cooper), padre del futuro Iron Man, Steve riesce a penetrare dietro le linee nemiche.
Dopo qualche ricerca, il novello Capitano scova la base nemica e si intrufola all’interno. Atterra diverse guardie e libera alcuni uomini imprigionati ma, non trovando Bucky, decide di creare un diversivo dicendo ai soldati appena trovati di fare più casino possibile uscendo da lì. Questo fa si che Cap abbia la strada libera per i laboratori, dove trova il dottor Arnim Zola (Toby Jones) e Johann Schmidt, meglio conosciuto come Teschio Rosso (Hugo Weaving). Il temibile villain è in realtà leader dell’Hydra, la divisione scientifica nazista, che svolgerà un ruolo importantissimo nell’MCU.
Steve e Bucky, riuniti, scoprono che il Teschio Rosso è stato sottoposto ad esperimenti simili a quelli del siero del Super Soldato, che gli hanno conferito questo orribile aspetto e una forza sovrumana. Facendosi strada tra i nazisti e usando le loro stesse armi, i due protagonisti riescono a fuggire dalla base nemica e rientrare al quartier generale, portando con loro gli uomini della 107esima.
Scarponi infangati, scudo di legno, divisa scintillante. Nasce così Captain America, o almeno la prima versione del personaggio che impareremo ad amare nel corso degli anni. Anche il comandante, inizialmente scettico, si accorge delle potenzialità di Steve Rogers e gli affida una squadra, gli Howling Commandosi, per abbattere le forze di Teschio Rosso e dell’Hydra.
Troppo spesso sottovalutato (anche a causa dei due ottimi sequel, prodotti negli anni successivi, che hanno in parte oscurato questo primo capitolo), Captain America – Il Primo Vendicatore insegna la perseveranza, la forza d’animo e il coraggio. Il giovane Steve, nato e cresciuto nei vicoli di Brooklyn, rispecchia tutti i ragazzi con un sogno da raggiungere.
E lui lo raggiunge, questo sogno, grazie ad un coraggio che va oltre i muscoli scolpiti e le formule scientifiche. Il sogno di diventare un soldato non nasce dal desiderio di uccidere nazisti, ma di fermare la guerra. Il più debole, il più lento, ma sempre il più coraggioso. Certo, in questo film vediamo nazisti che vengono presi a calci, assistiamo la nascita di un uomo che porterà la pace, salvando un gran numero di persone, ma assistiamo anche alla realizzazione di un sogno, al raggiungimento di un obiettivo.
Ed è questo il messaggio, secondo me, più importante che questo film trasmette: se credi davvero che il tuo sogno si avvererà, che il tuo obbiettivo sarà portato a termine, allora sarà così. Ci vorrà impegno, magari più tentativi, ma se non perdi la speranza e la forza in ciò che fai, in quello che credi, vedrai che ci riuscirai. E poi, a chi non piace vedere i nazisti venire sconfitti?
E secondo voi com’è questo film? Cosa ne pensate di come è stata trasportata la nascita di Captain America sul grande schermo? Fatecelo sapere nei commenti.